La facilità di utilizzo della piattaforma Microsoft Azure ci permette con pochi click o poche righe di script di istanziare risorse di qualsiasi tipo e in poco tempo di usufruire di spazio, database, code, macchine virtuali e tutte l'immenso parco di servizi messo a disposizione.
Con la stessa facilità con il quale possiamo creare, possiamo anche modificare o cancellare una risorsa. E' vero che viene sempre richiesta una conferma, ma quando queste diventano tante è facile confondersi e cancellare inavvertitamente una risorsa. Gli accessi e i controlli effettuati da Azure Role-based Access Control ci permettono di indicare per ogni utente quale ruolo e su quali risorse possiamo agire. Questo però può non bastare, perché anche gli amministratori sbagliano.
Ci viene incontro la possibilità di effettuare il lock. Su ogni risorsa, gruppo di risorse o sottoscrizioni troviamo sempre una voce Locks dedicata a questo scopo. La funzionalità è piuttosto semplice: ci si posiziona sul livello desiderato e si aggiunge il lock.
Esso può essere di due tipi:
- Delete: nessuno può cancellare la risorsa, indipendentemente da quale livello agisce o quale ruolo agisce;
- Read-only: viene impedita la modifica della configurazione della risorsa, indipendentemente da quale livello agisce o quale ruolo agisce.
Questo lock può essere impostato o rimosso solo dagli amministratori e dagli utenti con ruolo owner, per questo motivo è consigliato dare accesso contributor a tutti gli altri utenti ai quali vogliamo dare la possibilità di gestire la sottoscrizione o le risorse.
Se più lock sono stati impostati (indipendentemente dal livello), vince la politica più restrittiva. Dobbiamo inoltre prestare attenzione alla modalità read-only. Inibisce anche alcune operazioni apparentemente di sola lettura, come la visualizzazione delle chiavi. Per maggiori informazioni rimandiamo a https://docs.microsoft.com/en-us/azure/azure-resource-manager/management/lock-resources#how-locks-are-applied
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