Utilizzare il trigger SQL con le Azure Function

di Cristian Civera, in Azure Functions,

Azure Function è un servizio di calcolo serverless offerto da Microsoft Azure che consente di eseguire codice senza dover gestire l'infrastruttura sottostante. I principali vantaggi di Azure Functions includono la scalabilità automatica, il pagamento in base all'uso e l'integrazione semplice con altri servizi Azure. Le estensioni semplificano lo sviluppo aggiungendo funzionalità preconfezionate, come il supporto per l'archiviazione o i webhook. I trigger sono eventi che avviano l'esecuzione di una funzione, consentendo l'elaborazione reattiva di dati o eventi.

Microsoft sta allargando sempre più i trigger disponibili nelle function adottando tutti i servizi che essa stessa mette a disposizione su Azure. Di recente è stata aggiunta la possibilità di utilizzare i SQL Trigger, cioè di monitorare delle tabelle e di invocare una funzione al cambiamento delle righe che contiene.

Per usufruire di questo trigger dobbiamo prima di tutto abilitare il change tracking sul database SQL e poi attivarlo sulle tabelle che vogliamo monitorare, come nell'esempio.

ALTER DATABASE ricciolo
SET CHANGE_TRACKING = ON
(CHANGE_RETENTION = 1 DAYS, AUTO_CLEANUP = ON);

ALTER TABLE [dbo].[Products]
ENABLE CHANGE_TRACKING;

Poiché la function monitora i cambiamenti del database che vengono mantenuti dallo stesso, essi vanno memorizzati con un tempo massimo, per non ingrandire all'infinito lo spazio occupato. I due parametri CHANGE_RETENTION e AUTO_CLEANUP ci permettono di indicare per quanto tempo tenere gli eventi e se pulire automaticamente quelli passati. Se la function quindi è spenta per più di un giorno perderà i cambiamenti che successi nel mezzo.

A questo punto possiamo creare la function e utilizzare il trigger dedicato. Per farlo, in questo esempio, utilizziamo Visual Studio e C# con il wizard dedicato, come visibile nella figura seguente.

Otteniamo già configurato il seguente snippet di codice che aggancia il trigger e stampa l'oggetto ricevuto.

 [Function("ProductsMonitoring")]
public void Run(
    [SqlTrigger("[dbo].[products]", "db")] IReadOnlyList<SqlChange<Product>> changes,
        FunctionContext context)
{
    _logger.LogInformation("SQL Changes: " + JsonSerializer.Serialize(changes));

}

Come possiamo vedere, il trigger si occupa di passare una lista di SqlChange tipizzata, cioè una lista contenente la proprietà Operation, per conoscere se è un inserimento, un aggiornamento o una cancellazione, e l'item, materializzato sulla base dell'intera riga. Dobbiamo quindi utilizzare un oggetto semplice dedicato con proprietà in lettura e scrittura.

Il trigger crea sul database una tabella con il prefisso az_func come supporto per conoscere e bloccare lo stato di gestione di ogni cambiamento. Ogni secondo monitora i cambiamenti e fa uso della tabella per poter inoltre e gestire i cambiamenti, eventualmente facendo più tentativi. Qualora nell'arco del secondo avvenissero più cambiamenti per una stessa riga, questi verranno visti dalla function come un unico cambiamento. Inoltre, il trigger effettua dei batch accorpando i cambiamenti così da ottimizzare le invocazioni alla funzione.

Questi parametri possono essere modificati attraverso il file host.json come documentato sul sito ufficiale https://learn.microsoft.com/en-us/azure/azure-functions/functions-bindings-azure-sql-trigger?tabs=isolated-process%2Cportal&pivots=programming-language-csharp#optional-configuration

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