Con l'introduzione di Azure Durable Functions è stata introdotta una nuova funzionalità che permette di gestire le esecuzioni delle nostre Azure Functions.
L'Azure Durable Functions è basata su Durable Task Framework (https://github.com/Azure/durabletask), una libreria open source su GitHub per la creazione di oggetti di gestione del flusso di più elementi serverless.
Azure Durable Functions fanno molto di più che gestire semplici catene di azioni; possono anche utilizzare qualsiasi operatore di controllo del flusso, operatori condizionali, cicli e persino la gestione degli errori. Per gestire il flusso della nostra applicazione dobbiamo utilizzare i due oggetti forniti dal sistema, ovvero, DurableOrchestrationContext e DurableOrchestrationClient.
L'orchestrator context viene utilizzato per richiamare o schedulare l'esecuzione di una funzione, un evento o un sotto orchestrator.
Consente il passaggio di parametri e la restituzione dell'output della funzione. Non dispone di metodi di dialogo o gestione con altre functions. Per il suo utilizzo all'interno della funzione è necessario aggiungere nella firma del metodo il seguente segmento di codice:
[OrchestrationTrigger]DurableOrchestrationContext orchestrationContext
Con l'orchestrator context possiamo leggere delle variabili in ingresso alla funzione, oppure chiamare una nuova funzione ed infine attendere un evento. Di seguito riportiamo i tre esempi:
var inputParameter = orchestrationContext.GetInput<List<string>>() var funcResult = await context.CallActivityAsync<List<string>>("F1", inputParameter); var eventResult = await orchestrationContext.WaitForExternalEvent<string>("eventName");
Rispetto alla DurableOrchestrationContext che abbiamo appena descritto, il DurableOrchestratorClient può essere utilizzato per gestire le funzioni, il loro stato e il loro ciclo di vita. Per il suo utilizzo all'interno della funzione è necessario aggiungere nella firma del metodo il seguente segmento di codice:
[OrchestrationClient]DurableOrchestrationClient orchestrationClient
Il client può quindi avviare una nuova istanza di una functions ma allo stesso tempo la può terminare. La lettura dello stato di una funzione e il sollevamento di eventi completano le funzioni che si hanno a disposizioni nell'oggetto DurableOrchestratorClient.
string instanceId = await orchestrationClient.StartNewAsync(functionName, eventData); await orchestrationClient.TerminateAsync(instanceId, terminationReason); var status = await orchestrationClient.GetStatusAsync(instanceId); await orchestrationClient.RaiseEventAsync(instanceId, eventName, eventData);
L'utilizzo delle durable functions ci consente di togliere ulteriore complessità al codice e di dialogare con altre functions. La gestione del flusso di esecuzione del codice ora è molto più snello e il sistema ci fornisce molte funzionalità per la gestione dello stato e la collaborazione tra più funzioni.
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